57 giorni. Il conto alla rovescia di Paolo Borsellino

57 giorni è un racconto a tre voci.

Dal pomeriggio del 23 maggio fino al 19 luglio, da Capaci a Via D’amelio.

Sarà la voce di Antonio, unico sopravvissuto della scorta di Borsellino, a raccontarci questa corsa contro il tempo. Gli eventi, ma anche le sensazioni e le emozioni degli agenti e quelle del giudice. Cosa significava essere vicino a Borsellino in quei 57 giorni.

Ma ci saranno anche Paolo ed Agnese Borsellino a descrivere quel conto alla rovescia, riannodando contemporaneamente i fili della loro memoria fino a ripercorre la loro vicenda personale e l’impegno professionale nella lotta contro la mafia.

Tre personaggi in scena, tre racconti che finiranno per unirsi creando una sola voce narrativa capace di restituirci quei 57 giorni da tre prospettive differenti.

E’ un racconto di dolore, rabbia, ma anche di gioia e di speranza. Di ombre e di luci che le annullano. Di una terra, la Sicilia, stanca di sentire “il puzzo del compromesso morale”, come disse Borsellino. Così come tutta l’Italia, in quell’estate del 1992. Così come ancora oggi.

Per questo, “57 giorni, ci parla anche del presente. Perché, terminato quel tremendo conto alla rovescia, inizia un tempo diverso per quelle tre voci che diventano un solo respiro di coraggio e vita che continua a parlare a tutti noi.

Drammaturgia e regia di:
Michele Angrisani

Nel ruolo di Antonio:
Daniele Ferrari

Uno spettacolo di Teatro Civile, dal tono contemporaneo.

Spettacolo che ha ottenuto il patrocinio e la partecipazione di:

  • Libera Camposampiero (Pd)
  • Libera Padova
  • Libera Bologna
  • Libera Verona
  • ANPI di Soave
  • Associazione Nazionale Magistrati sezione Brescia

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